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L’autorità alla base del grande mandato

paul washer round

Le missioni (4) - di Paul David Washer

«E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: "Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra"».
Matteo 28:18

Se si esclude la rivendicazione di Cristo riguardo alla sua deità, molto probabilmente, le parole che abbiamo appena lette contengono la dichiarazione più straordinaria che egli abbia mai pronunciato, poiché in essa reclama l’assoluta autorità sopra ogni cosa creata, senza limiti né restrizioni. Non v’è nulla che sia al di fuori o al di sopra del suo governo sovrano.

 

L’estensione dell’autorità di Cristo

È impossibile sovrastimare la natura infinita dell’autorità che Cristo esercita anche allo stato attuale. Qualunque termine qualunque tono enfatico si usi, non sarà mai abbastanza per comunicare o per potere afferrare appieno l’estensione del suo regno. Ecco le parole dell’apostolo Paolo:

[Dio] lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi1.

La sovranità assoluta di Cristo in cielo e sulla terra non è affermata soltanto dagli scritti del Nuovo Testamento, ma anche dalle profezie veterotestamentarie che ne hanno preannunciato la venuta. Più di cinquecento anni prima della sua incarnazione, il profeta Daniele parlò di un “figlio d’uomo” che avrebbe ricevuto un dominio incontrastato sulle nazioni e sui popoli della terra:

Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d’uomo; egli giunse fino al vegliardo e fu fatto avvicinare a lui; gli furono dati dominio, gloria e regno, perché le genti di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero. Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà distrutto2.

È possibile trovare una meravigliosa illustrazione di questo brano nella vita di Giuseppe, il quale fu tradito dai suoi fratelli, venduto schiavo e ingiustamente imprigionato per un reato che non aveva commesso. Poi, al tempo stabilito da Dio, fu condotto davanti al sovrano più potente della terra ed esaltato fino ad occupare il posto più vicino al suo trono:

Il faraone disse a Giuseppe: «Io sono il faraone! Ma senza tuo ordine, nessuno alzerà la mano o il piede in tutto il paese d’Egitto»3.

L’esaltazione di Giuseppe nel paese d’Egitto era solo un tipo o un’ombra dell’esaltazione di Cristo sull’intero cosmo. Come Giuseppe era stato tratto dalla prigione e posto accanto al faraone, così Cristo fu risuscitato dai morti e fatto sedere alla destra di Dio. Come Giuseppe aveva ricevuto il potere su tutto il paese d’Egitto, così Cristo ricevette l’autorità sull’intera creazione di modo che nessuno, in tutto l’universo, potesse mai alzare un dito senza il suo permesso!


NOTE

1 Efesini 1:20-22.

2 Daniele 7:13-14.

3 Genesi 41:44.

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